Roma, 16.04.2020
Gentile Presidente,
ringraziandoLa fin da ora per tutto l’impegno che in questo drammatico momento sociale l’ENPAP sta svolgendo, ci permettiamo di sottoporLe brevemente una delicata questione.
Ci sono giunte numerose richieste di colleghi in difficoltà che hanno avuto un calo reddituale di oltre il 40%, quale conseguenza delle restrizioni decretate dal governo per arginare la diffusione del Coronavirus; nondimeno ci preme segnalare lo stato di necessità di una parte di loro che pur lavorando principalmente come psicologi liberi professionisti si ritrovano per necessità a dover accettare anche piccoli contratti da dipendente.
Questo “doppio incarico” che comporta la non esclusività della cassa previdenziale, requisito indispensabile per accedere all’indennità covid-19, ha dunque escluso ingiustamente parte di loro dall’indennizzo.
Essendoci ancora dei passaggi parlamentari prima che tali decreti diventino definitivi, chiedo all’Ente ulteriori sforzi nella trattativa con il Governo affinché si ripari ad una grave ingiustizia nei confronti di colleghi il cui reddito complessivo è inferiore ai 35.000 euro e che non abbiano il requisito di esclusività alla cassa previdenziale.
Siamo certi che l’Ente, da Lei ben rappresentato, farà il possibile per arginare tale ingiustizia. Tuttavia, nel malaugurato caso non si dovesse arrivare ad una modifica del decreto l’ENPAP possa mettere in campo le strategie più adeguate nei confronti degli esclusi, quale forte segnale di presenza istituzionale vicina ai propri iscritti che con tale estromissione sono stati lesi non solo dal un punto di vista economico ma anche e soprattutto nella loro dignità personale e di appartenenza alla comunità professionale.
RingraziandoLa per l’attenzione e certo di una Sua celere risposta, la salutiamo cordialmente.
Per Psicologi Protagonisti per l’Italia futura
Dr.ssa Michela Pensavalli
Dr. Pasquale Laselva
Dr. Emiliano Lambiase
